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Alternative Costruttiviste nasce come risposta a diverse esigenze avvertite dai sempre più numerosi professionisti (in prevalenza psicologi e psicoterapeuti) che si riconoscono nell’approccio costruttivista che da qualche anno chiamiamo “narrativo-ermeneutico”.

La prima di queste esigenze è quella di avere un punto di riferimento che favorisca il confronto e rinforzi il senso di appartenenza ad una comunità caratterizzata da uno specifico modo di intendere la persona, le relazioni tra le persone, la sofferenza personale e le possibilità per un suo superamento. Il sito nel suo insieme si propone come punto di riferimento, ma più in particolare con il Blog inserito nel sito.

Il Blog ha anche lo scopo di promuovere la formazione continua dando notizia di iniziative (congressi, seminari, corsi ECM, corsi di specializzazione, ecc.) sulle nostre specifiche aree di interesse. Tutti gli iscritti sono chiamati a contribuire.

La seconda esigenza è quella di creare una rete che permetta di individuare specifiche esperienze professionali all’interno della comunità e di mostrarne la distribuzione sul territorio nazionale così da favorire lo scambio di invii sulla base di criteri di competenza e di vicinanza geografica, a vantaggio di chi ne faccia richiesta. Per facilitare questo obiettivo è presente nel sito la sezione La Rete.

Ci sono diversi motivi per cui abbiamo deciso di chiamare la rete Alternative Costruttiviste. Tanto per cominciare, alternativismo costruttivo è il modo in cui Kelly si riferisce alla sua posizione filosofica. Inoltre, il costruttivismo psicologico del quale la teoria dei costrutti personali è considerata l’antesignana rappresenta una radicale alternativa ai più tradizionali modi di intendere la conoscenza. Ma è possibile distinguere modi diversi di declinare l’epistemologia costruttivista. Di conseguenza, sono numerose e significative le differenze tra le prospettive che si definiscono costruttiviste; e, tra questi costruttivismi, abbiamo scelto quello che definiamo costruttivismo ermeneutico. Inevitabilmente, anche l’approccio narrativo-ermeneutico presenta delle variazioni, offre ulteriori alternative, a seconda della sua applicazione a particolari ambiti da parte di professionisti diversi. Infine, può essere considerata come un’alternativa che apre nuove possibilità anche la recente scelta di portare avanti la formazione specialistica in maggiore autonomia rispetto a quanto fatto negli ultimi trent’anni.